Giorno 0.
Il mio giorno 0.
Dopo 6540 giorni di vita eccomi qui, davanti ad uno schermo per ricominciare o, a dirla tutta, iniziare davvero a vivere.
Mi chiamo Francesca, ho 18 anni e.... *rullo di tamburi* sono grassa! :D *badabum tss*
Lo dico così, senza tanti giri di parole. Sono grassa e una delle poche certezze che ho a riguardo è che il mondo non me lo perdonerà mai (e certo non ha mai tardato nel farmelo notare!).
Che io ricordi sono sempre stata "rotondetta", "robusta", "paffuta" o, dulcis in fundu il più gettonato "cicciona"!
A sentire mia madre la mia prima parola sarebbe stata "pappa".
Ci credete? Io mi ci vedo nel seggiolone che strepito e urlo contro mia madre perché ho fame! Me li vedo i miei bracciotti (che bella parola bracciotti :3) che dondolano e ballonzolano qua e là.
Ma che ne può sapere una lattante! Come può immaginare che di li a pochi anni si pentirà di tutto quello strepitare.
Perché i bimbi pasciuti piacciono a tutti, gli adolescenti sovrappeso no.
Ed essere grassi a dodici anni è un'esperienza che non augurerei a nessuno (grazie film americani con le vostre filiformi adolescenti bionde che si nutrono esclusivamente di lassativi e lacca per capelli!).
Ho passato e provato di tutto: ho provato ad ignorarli, ho provato a riderci su, ho persino cercato, nel mio piccolo, di capirli.
E mi chiedevo "Perché io si e loro no? Io a loro non ho mai fatto nulla, me ne sto nel mio angoletto in silenzio, non voglio che mi guardiate, perché non provate solo ad ignorarmi?!?"
La ricordo con chiarezza la mia "prima volta".
Fu come se sdoganassero un taboo, aprirono le porte agli altri.
Faceva molto freddo quella sera (come ogni storia strappalacrime che si rispetti :P) ,era la mia prima volta in campeggio, ed io, passando vicino ai bagni, domandai ad uno dei bambini del mio gruppo:"Freddo stasera è?!"
E lui (cara candida creatura ) mi rispose:" Certo tu hai il lardo che ti tiene bella calda!".
Rimasi di sasso.
Me ne andai fingendo di non aver sentito, fingendo di non sentire le risatine davvero molto discrete del crocicchio di bimbi che aveva intorno a sé.
Mi (e soprattutto gli ) resi le cose più facili.
Cosa potevo fargli del resto girandomi indietro, picchiarlo!?! (ottima idea in effetti...)
Quella fu sicuramente la prima delle tante volte in cui "non mi girai indietro".
Solo di recente ,ripensando a questi felici ricordi d'infanzia, me ne chiedo il motivo.
Perché ho preferito piangere silenziosamente nella mia tenda invece di voltarmi e rispondergli a tono (so essere la regina di un paese chiamato sarcasmo quando voglio!).
Forse perché nel mio profondo, una piccola parte di me che ho saputo tenere ben sedata nell'autocommiserazione, gli dava ragione.
Questo infinito prologo (che solo mia madre e mia nonna probabilmente leggeranno), serve a spiegare il mio perché. Perché una dieta, perché adesso.Perché oggi 10 agosto 2012 è il mio giorno 0, perché dopo l'ennesima abbuffata mi guardo allo specchio e mi dico "Cosa sono diventata? Cosa diventerai se continui così!?!" Voglio farlo adesso e voglio condividere tutte le mie sconfitte, i miei traguardi, le mie sofferenze e i miei sorrisi. Spero che questo mio percorso aiuti qualcun'altro che, come me, vuole dare una svolta alla sua vita. E spero soprattutto di farcela!...e dopotutto domani è un altro giorno! (mi mancava solo la frase cliché! XD) Fatemi gli auguri!